I nostri fiumi, torrenti, laghi e bacini in concessione
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Avio |
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S. Valentino |
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S. Nicolo' - a valle del ponte |
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Borghetto - a valle |
ZONA A
ZONA B
ZONA C
Permessi di pesca per i nostri fiumi, torrenti, laghi e bacini
Per esercitare la pesca, e' necessario:
- permesso annuale
- permesso giornaliero
Permesso annuale: rilasciato presso la sede dell'associazione previa presentazione della licenza governativa di tipo B con l'abilitazione alla pesca in Trentino
Permesso giornaliero: rilasciato presso i rivenditori autorizzati; e' necessario presentare la licenza governativa di tipo B / versamento o documento di identita'
- permesso annuale residente nel comprensorio C10: 135,00 €
- permesso annuale residente nel comprensorio C10 con meno di 16 anni: 35,00 €
- permesso annuale residenti in Trentino: 145,00 €
- permesso annuale residenti fuori provincia: 165,00 € . Specificare nell'e-mail o fax uno dei seguenti bar dove ritirare il permesso: Bar Amicizia (Pilcante di Ala) - Bar Ai Giardini (Villalagarina) E' obbligatorio inviare e firmare il modello privacy. Il modulo e' scaricable al seguente link
- permesso annuale per pesca a prelievo nullo - no-kill residenti in provincia: 105,00 €
- permesso annuale per pesca a prelievo nullo - no-kill residenti fuori provincia: 135,00 €
- permesso giornaliero: 20,00 € - la prima volta va aggiunto 10,00 € per il tesserino
- permesso on-line giornaliero: 25,00 € sul sito Trentino Fishing
- permesso d'ospite solo per Lago di Cei: 8,00 €
- pacchetto permessi giornalieri con 5 uscite: 80 €. Per informazioni telefonare 3393664400. (Disponibile anche presso il bar Amicizia (Pilcante di Ala), hotel Zugna o negozio di pesca Sampei)
Il pagamento del permesso annuale si puo' fare con bancomat o bonifico bancario ( IBAN: CASSA RURALE DI ROVERETO B.C.C. IT 17 K 08210 20800 000030223331 )
I permessi di pesca annuali o pacchetto giornaliero si possono ordinare online cliccando al seguente link
In tutti i permessi e' compreso l'abbonamento alla rivista "Pescare in Trentino dell'Unione Pescatori del Trentino"
Documenti e procedura per l'iscrizione al corso di abilitazione alla pesca:
L'abilitazione alla pesca si consegue mediante la partecipazione ad un corso di formazione di una giornata (di solito il sabato) per la cui organizzazione la Provincia si avvale anche della collaborazione delle Associazioni o societa' di pescatori dilettanti locali. L'abilitazione alla pesca e' possibile conseguirla dopo i 14 anni compiuti e permette di andare a pescare senza essere accompagnati da un maggiorenne.
Il modulo per la richiesta del corso e' scaricabile qui . Il modulo compilato va spedito a: UFF. DISTRETT.FORESTALE DI ROVERETO E RIVA - VIALE TRENTO, 37 F - COMPLESSO INTERCITY - 38068 ROVERETO
Di seguito il documento con tutte le informazioni per il corso. Clicca qui .
Godetevi il relax della pesca sportiva in Trentino, immersi nell'incantevole natura di Vallarsa e Valli del Leno, le valli del silenzio. Tra l'Adige e il Leno, al vostro amo abboccheranno il temolo, le trote marmorata e fario. L'abbonamento alla rivista Pescare in Trentino vi fara' rivivere l'emozione del viaggio anche dalla poltrona di casa!Pacchetto Pesca
Rivenditore
Telefono
Orario apertura
Chiusura
SAMPEI - Rovereto - Via Conciatori,18
0464 420420
Lunedi' - Sabato: 9:00 - 12:00 15:00 - 19:00
Domenica e Lunedi' mattina
CAFFE' FURINI - Rovereto - Via S.Maria,84
0464 420064
Lunedi' - Domenica: 6:30 - 18:30
Sabato
Ai Giardini - Via degli alpini,14
0464 461840
Lunedi' - Domenica: 7:00
Peschiamo Volano - Via Europa
0464 414707
Lunedi' - Sabato: 9:00 - 12:00 15:00 - 19:00
Mercoledi'
BAR AMICIZIA - Pilcante di Ala – Via Mazzola
0464 671662
Lunedi' - Domenica: 6:30
Lunedi'
BAR RISTORANTE STAZIONE - Vo' Sinistro - Piazza G. Cantore, 9
0464 684088
Lunedi' - Domenica: 6:30
Domenica pomeriggio e Lunedi'
Hotel Sport - Levico - Via Segantini, 4
0461 706297
Pesca Mania - Brescia - Piazza Vezzuli 23, 25077
0365 598401
Lunedi' - Sabato: 8:30 - 12:30 15:30 - 19:30
Domenica
Giordan Federico - Schio - Viale Roma 25
0445 529716
Lunedi' - Sabato: 9:00 - 12:00 15:00 - 19:00
Domenica
- Aperto il fiume Adige e bacino S.Colombano
- 3 marzo: tutti i torrenti, Bacino Speccheri e Busa
- 19 aprile: zona no-kill Leno di Terragnolo.
- 28 aprile: bacino Pra' da Stua
I libretti sono disponibili.
E' obbligatorio firmare il modello privacy.
Il modulo e' scaricable al seguente link
- e' stata soppressa la zona TRA che e' confluita nella zona A;
- e' stata soppressa la zona TRB che e' confluita nella zona B;le tecniche di pesca nel fiume Adige sono quindi omogenee e sono consentite tutte le esche;
- per la pesca a spinning nelle zona M e Q e' consentita una sola ancoretta senza ardiglione (al posto dell'amo singolo senza ardiglione);
- rinominata la zona A dalla diga di Mori alla foce del rio coste in A1
- rinominata la zona B dalla diga di Ala alla foce del torrente Ala in B1
- nei bacini e' consentita la pesca con 3 mosche artificiali;
- nel Lago di Cei e' consentito l'uso del bigattino (solo come esca da innesco
- le semine nei bacini saranno effettuate ogni due settimane
Situazione acque aggiornata dall'A.P.D.V. al 06/08/2022
Fiume o torrente
Livello
Colore acqua
Adige - Zona A
normale
torbida
Adige - Zona B
normale
torbida
Adige - Zona C e NKC
normale
torbida
Leno di citta' - Zona M e NKM
normale
normale
Leno di Terragnolo - Zona E e NKE
normale
normale
Per conferma della situazione acque consigliamo di telefonare ai nostri guardiapesca
Video
La sede e' ricavata nei tre piani della palazzina adiacente la pescicoltura di Via Vicenza. Come e assieme alla pescicoltura, ricevuta in comodato d'uso (cioe' ceduta per un affitto simbolico ed un lungo periodo di tempo) dal Comune di Rovereto, e radicalmente ristrutturata ed arredata dalla APDV. Tre piani, appunto, per circa 350 metri quadrati di superficie utilizzata. Al piano terra sono ospitati un' officina e un magazzino con angolo cottura, oltre a spazi di servizio per i dipendenti e locali tecnici. Sono strutture che in parte sono al servizio anche della adiacente pescicoltura. Al primo piano c'e' la sede vera e propria. Con due uffici, per addetto alla segreteria e direttivo, ed un ampio spazio a disposizione dei soci, con salotto, angolo TV e lettura. E' la parte che sara' frequentata di piu' dai soci, che potranno frequentarla anche oltre i momenti istituzionali di contatto con l'associazione come punto di ritrovo e conforto. All'ultimo piano restano i 120 metri quadrati a disposizione di ulteriori iniziative ed esigenze che la prossima gestione potra' decidere o trovarsi ad affrontare. Nel complesso una struttura clic ad un costo quasi irrisorio diventa patrimonio dell'associazione per i prossimi decenni. Togliendo uno dei pesi economici piu' significativi alla gestione, ed offrendo ad ogni esigenza e necessita' spazi di qualita' e quantita' che non hanno paragoni in associazioni di dimensioni della nostra. E tutto questo a ridosso dell'impianto ittiogenico: un valore in piu' sia per la razionalita' del lavoro dei dipendenti e dei volontari dell'associazione, che per la possibilita' di sfruttare al meglio e senza sprechi tutte le risorse.
La pescicoltura di Rovereto, dell'Associazione Pescatori Dilettanti Vallagarina si trova in Via Vicenza 19 a pochi passi dal centro di Rovereto, vicino al Leno di Citta' . L'area sulla quale si sviluppa l'attuale insediamento misura circa 3.500 mq e comprende una zona occupata dalle vasche in cemento per accrescere la trota marmorata e la trota fario, un edificio a servizio del complesso ed alcuni terrazzamenti con muri di sostegno a secco, attualmente coltivati a vigneto. La zona si articola sul versante compreso fra la Via Vicenza e il torrente Leno con un dislivello medio di circa 19 metri. L'attuale area era la vecchia pescicoltura di Rovereto e, grazie alla concessione Comune di Rovereto abbiamo potuto ristrutturala; i lavori sono iniziati nel dicembre del 1999 con la ristrutturazione delle vecchie vasche della pescicoltura per poi concludersi a febbraio 2009 con l'attuale sede. Sono presenti 9 vasche per ospitare le trote fino ai 3 anni di eta' e 3 vasche piu' grandi per ospitare i riproduttori. Il nostro obiettivo e' quello di produrre materiale di altissima qualita' geneticamente controllato avvalendoci del supporto dei servizi tecnici della Provincia Autonoma di Trento, al fine del recupero della trota marmorata considerata fino a qualche anno fa una specie in via di estinzione. In pescicoltura sono presenti 5 generazioni di trota marmorata, dall'1+ al 5+ e vengono utilizzate per ripopolamento dei nostri corsi d'acqua. Oltre alla trota marmorata viene allevata anche la trota fario sempre al fine di ripopolamento. L'impianto e' alimentato attraverso un tubo dall'acqua del Leno di Citta' ; l'acqua in ingresso e' controllata costantemente da 4 sonde parametriche situate nella vasca di carico che monitora: ph, ossigeno disciolto, temperatura e conducibilita' . In caso di problemi di uno dei parametri vengono attivati automaticamente dei pozzi di soccorso. Sopra le vasche e' stata installata anche una rete antiuccelli.
Se della pescicoltura e della sede di via Vicenza il grosso dei soci era ormai al corrente da tempo, l'ultima struttura realizzata, il potenziamento radicale e decisivo dell'incubatorio di San Colombano, per molti sara' una sorpresa. L'area e' quella dove nacque, dopo gli esperimenti nella ex bandita di Terragnolo, il primo incubatorio Apdv: la struttura nella quale si posero le basi, soprattutto culturali e di conoscenze tecniche, che hanno portato agli straordinari sviluppi degli ultimi 10 anni. Roberto Bettinazzi e Guido Bellini hanno pensato, seguito passo passo e realizzato piu' di chiunque altro questo ultimo progetto. Tocca naturalmente a loro spiegarne le caratteristiche e le ragioni che hanno spinto a investire anche su questa seconda struttura.
Cominciamo dai perche'. "Perche' e' un pezzo della storia della Apdv, e della sua storia migliore. Ma anche perche' era il tassello finale e decisivo di un progetto complessivo del quale gia' iniziamo a raccogliere i frutti, ma che si rivelera' decisivo gia' nei prossimi anni per il futuro della nostra associazione. La possibilita' di realizzare il progetto all'interno dei Patti territoriali delle Valli del Leno e' stata la coincidenza migliore. Ma possiamo dire che ormai eravamo costretti a farlo".
Che significa "costretti"? "Noi abbiamo, ormai a regime, un impianto ittiogenico in grado di produrre tre milioni di uova all'anno. Un patrimonio incredibile: piu' che sufficienti per ripopolare l'Adige e i torrenti con materiale autoprodotto, con le garanzie della migliore qualita' genetica, rusticita' e ambientamento nelle nostre acque.Ma quei tre milioni di uova da soli non bastano: serviva una struttura dove accoglierle, embrionarle con la massima efficienza e portare un numero rilevante di avannotti alla taglia ideale per la semina nei diversi ambienti ai quali sono destinati".
Questo si poteva fare in via Vicenza? "Non in proporzioni paragonabili alla capacita' della pescicoltura. La seconda struttura. in San Colombano, era indispensabile per gli spazi ma anche per le caratteristiche che ha. Come la disponibilita' di acqua di sorgente, costante, tutto l'anno, della massima purezza. Esattamente, cosa succede alle uova dopo la spremitura dei riproduttori in pescicoltura? "Devono essere embrionate. E per queste quantita' l'unico modo razionale per farlo e' disporre di un numero sufficiente di enibrionatori verticali. In questi contenitori l'uovo fecondato compie la sua prima fase di sviluppo. Dopo la quale viene deposto sui telai "California". per completare la maturazione fino alla schiusa dell'avannotto. Che passa poi in una serie di vasche. con caratteristiche e dimensioni diverse, per l'accrescimento. Tutto questo in San Colombano era gia' presente nella struttura realizzata alcuni anni fa, maa'² stato ora potenziato e razionalizzato in modo radicale. La capacita' dell'incubatorio attuale e' proporzionata a quella della pescicoltura, ed assolutamente straordinaria. Possiamo embrionare tutti i 3 milioni di uova prodotte, svezzare la gran parte delle uova embrionale e portare fino alla taglia di rotella, da 6 a 9 centimetri, fino a 250.000 pezzi a stagione. Sono solo numeri, ma una visita dei soci in San Colombano, magari in occasione dell'inaugurazione, a primavera 2008, fara' capire a tutti gia' a colpo d'occhio che cosa significa. "La struttura in legno gia' esistente, da quest'anno sara' destinata principalmente all'embrionatura: ospita all'interno la batteria di embrionatori verticali. Ospita anche quattro batterie di telai California (nella veranda) e I 5 vaschette di svezzamento. A Nord del laghetto, una seconda struttura in legno lunga venti metri ospita altri 8 telai California e 22 vaschette di accrescimento. Nelle vaschette gli avannotti, appena assorbito il sacco vitellino, vengono gradualmente abituati al mangime alimentandoli in partenza con artemia salma, e poi graduaimente mescolando a questo ci-bo vivo mangimi speciali. Nella stessa struttura trova spazio anche un magazzino".
Dopo lo svezzamento? "Ci sono le vasche di accrescimento di grandi dimensioni. Altre due tettoie, una con i 10 vasche circolari da due metri di diametro ed una con sette va-sche rettangolari lunghe circa tre metri: queste ultime si sono rivelate piu' indicate per l'accrescimento della trota fario rispetto alle circolari, al contrario mi-gliori per le marmorate. Quest'ultima tettoia, assieme alle rettangolari , ospita anche altre due vasche circolari da 2 metri e mezzo di diametro: le piu' grandi presenti nell'impianto". Resta il laghetto: almeno dalle fotografie la parte piu' coreografica dell'insieme. "In realta' di tratta di una grande vasca naturale, dalle dimensioni di circa 12 metri per 6, che e' destinata ad ospitare materiale selvatico indenne utilizzato per il rinsanguamento. Tutto alimentato dalla sorgente che si utilizza ormai da qualche anno? "Tutta l'acqua viene da li. E la portata e' piu' che sufficiente in qualsiasi periodo dell'anno. Garantendoci da rischi di intorbimento, variazioni di temperatura o alterazioni di qualsiasi genere che pur se modeste su uova e novella-me potrebbero avere effetti negativi".
L'indennita' dei nostri impianti. Con pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea, e' stata riconosciuta l'indennita' da Vhs e Ihn del Leno dalle sorgenti alla cascata di Santa Maria e dei due impianti ittiogenici di via Vicenza e di San Colombano. Per capire la portata della notizia, occorre un passo indietro. Fino a quella normativa che alcuni anni fa ha sconvolto il sistema dei ripopolamenti imponendo il certificato di indennita' dalle due malattie che hanno falcidiato i salmonidi in mezza Europa per poter fornire materiale da riproduzione destinato alle acque libere. Basta la rilevazione di un caso di Vhs o Ihn per compromettere l'intero bacino idrografico pertinente. E impedire la produzione di salmonidi destinati al ripopolamento in quell'area. Con la certificazione di indennita' , e' possibile catturare sul Leno riproduttori selvatici da usare per il rinsanguamento nei due impianti ittiogenici. E il materiale prodotto in pescicoltura e nell'incubatorio pua'² essere seminato in qualsiasi acqua libera. Un riconoscimento anche formale della assoluta qualita' dei pesci che l'Apdv e' in grado di produrre, e un passaggio burocratico indispensabile per il loro utilizzo senza limiti del ripopolamento di tutte le nostre acque.
Riportiamo l'elenco dei contributi pubblici ricevuti dall'associazione:
2018: 94.583,64 euro
Hanno l'obiettivo di amministare e verificare la gestione dell'associazione (in carica fino al 30.11.2022)
Presidente: Martini Stefano
Vicepresidente:
Bellini Guido
Segretario e tesoriere:
Fait Roberto
Consiglieri:
Baldessari Piergiorgio
Bertolini Andrea
Bertoni Mariano
Carrara Cristian
Michele Boni
Marzari Mirko
Miorandi Michael
Pizzini Tullio
Zenatti Enzo
Chiesa Fabrizio: Rovereto
Casetti Lorenzo: Villa Lagarina, Pomarolo, Nogaredo, Nomi, Volano e Isera
Tonetta Paolo: Mori, Brentonico, Ronzo Chienis
Vaona Mariano - Ala, Avio
Boschetti Michele - Calliano e Folgaria
Gerola Daniel - Terragnolo
Rossaro Armando - Vallarsa, Trambileno
Revisori dei conti:
Debora Pedrotti
Privibiri:
Marsilli Luca
Moratelli Luca
Girardello Stefano
Via Vicenza,19
Rovereto, Italia
+39 0464 420011
Guardiapesca:
- Andrea Aiardi 348/7129882
- Claudio Giordani 348/4450814
WhatsApp: per informazioni.
Per iscriversi alla chat e' necessario inviare un messaggio a Lorenzo Casetti 340 9465443 indicando Nome e Cognome per l'inserimento nel gruppo APDV
Martedi' e Giovedi': dalle 09:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 19:00
Per informazioni su permessi e fuori orario di apertura rivolgersi:
Guido: 339/3664400